Da Ponte Gardena a Bus in Gardena si corre nelle filladi, spesso mascherate, nell'ultimo tratto di fondo valle dai depositi alluvionali.
Le filladi quarzifere formano infatti tutto il lato destro di questa parte di valle; sul lato sinistro, invece, affiorano, in minima parte, alla base delle vulcaniti tardo-paleozoiche costituenti i versanti settentrionali del Col di Rende e del Monte Salames. Queste vulcaniti, appartenenti al "piastrone porfirico atesino", danno luogo alla caratteristica Stretta di Pontives che si incontra dopo aver attraversato i grossolani materiali di una imponente frana.
Si sbocca quindi nella conca di Ortisei chiusa, a nord, dal versante meridionale del Monte Rasciesa formato dalle vulcaniti tardo-paleozoiche; sulla strada, prima di arrivare al paese, ed in vari altri punti del fondovalle affiorano, fra i materiali morenici ed alluvionali, le tipiche arenarie quarzoso-micacee, grossolane, rossastre, a stratificazione più o meno evidente, che dalla Val Gardena hanno preso appunto il nome; sul lato sinistro della valle dunque, inizia ad affiorare regolarmente la serie sedimentaria, la quale però, subito sopra il Piz Culàces, si ripete a causa di quell'importante piega-faglia vergente a nord nota con il nome di Linea di Bulla; la ripetizione di serie è resa evidente dai, due banchi di Dolomia del Serla dei quali, quello inferiore affiora sotto la cima del Piz Culàces continuando verso est fino al Monte Pilat, quello superiore, appartenente alla serie sovrascorsa, appare sotto la cima del Monte Piz, passa per il Monte Pedroc, entra nella Val Saltaria e sbocca a S. Cristina.
Attraversando, quasi costantemente, zone coperte da materiali alluvionali si giunge a Plan, subito dopo del quale, la strada attraversa un esteso affioramento di calcari e marne facenti parte della "Formazione a Bellerophon" che si trova al nucleo dell'Anticlinale di Plan; questa anticlinale ha direzione circa est-ovest e perciò la strada (che andando verso Plan de Gralba corre in direzione sud) ne attraversa, prima di entrare in terreni alluvionali e morenici, il fianco meridionale fino alle formazioni eruttive ladinico-carniche.
Da Plan de Gralba andando verso il Passo Gardena, dopo aver attraversato una zona coperta da materiali morenici, si entra in un vasto affioramento di quel complesso calcareo-marnoso-arenaceo-tufaceo, in strati sottili e regolari, di colore che va dal nerastro al verdastro e contenente spesso, negli strati calcarei, molti gusci di Daonelle, noto col nome di Strati di La Valle; si attraversa poi una vasta zona di detriti provenienti dalle pareti nord-occidentali del Gruppo di Sella, si prosegue quindi in materiali fluvio-glaciali e morenici per ritrovare nuovamente, al Passo Gardena, per il quale passa l'asse dell'Anticlinale di Plan, gli Strati di La Valle.
A nord del Passo Gardena dai dolci pendii costituiti dagli Strati di La Valle e, più in alto, dagli Strati di San Cassiano si eleva la catena dei Pizzes da Cir formata da dolomia ladino-camica; mentre a sud del Passo, sulle falde del Col da Masures, si può osservare un bellissimo esempio di passaggio laterale dalla scogliera corallina del Gruppo di Sella ai coevi depositi marnoso - tufacei cassiani con numerosi blocchi di "Calcari di Cipit" (piccole colonie coralline sepolte dalle ceneri e dai lapilli oppure massi rotolati dalla scarpata di scogliera).
Da Plan de Gralba verso il Passo Sella si sale fra il colossale, squadrato, blocco del Gruppo di Sella ed il frastagliato, tormentato Gruppo del Sasso Lungo.
Il Gruppo di Sella è diviso in due parti dalla famosa, caratteristica, cengia formata dai facilmente erodibili strati calcareo-marnosi e marnosi del Raibliano: la parte sotto la cengia è costituita dalla chiara, compatta, non stratificata dolomia ladino-carnica, mentre al di sopra si trova la ben stratificata Dolomia Principale. Le strapiombanti pareti del Gruppo del Sasso Lungo sono costituite per intero dalla dolomia ladino-carnica. Le formazioni ladinico -carniche di questi due splendidi gruppi sono tipici esempi di scogliere dolomitiche di origine zoogena (prevalentemente corallina) separate dai coevi depositi marnoso-tufacei i quali affiorano abbondantemente nei dintorni del Passo di Sella.
Dal punto di vista botanico le vaste praterie del Passo Sella e quelle del Passo Gardena sono, in giugno-luglio, particolarmente interessanti per le ricche fioriture di specie caratteristiche dei pascoli alpini, con colori vivaci e forme eleganti.